domenica 10 gennaio 2016

Stratos, la "voce" nelle foto di Lelli e Masotti: "Era fortissimo, imponente e magnetico"

Esce in libreria un volume di 160 pagine che raccoglie le immagini, finora disperse, dell'epoca di Demetrio Stratos e degli Area: nelle foto di Silvia Lelli e Roberto Masotti storia di una voce unica e della comunità che si ritrovava ai festival rock, tra ricerca, rivoluzione e utopia
 
 
C'è una frase di Henri Cartier-Bresson che recita: “Noi fotografi abbiamo sempre a che fare con cose che svaniscono di continuo, e quando sono svanite non c’è espediente che possa farle ritornare. Non possiamo sviluppare e stampare un ricordo”. Il fotografo dei “silenzi interiori” apparentemente sminuiva l'arte della fotografia, ma le donava, contemporaneamente, la sua essenza. Man Ray, fotografo, pittore e regista affermava: “Forse il desiderio più profondo di ogni artista è quello di confondere o di fondere tutte le arti, così come le cose si fondono nella vita reale. È tra questi due importanti aforismi che sembra porsi il libro fotografico Stratos e Area (Arcana edizioni, pp. 176 - 35 euro). Silvia Lelli e Roberto Masotti, gli autori, sono tra i maggiori fotografi d'arte e spettacolo viventi. Hanno dedicato una vita a fotografare la musica.  “La macchina fotografica interpone un diaframma con la realtà, lo scatto ne interrompe il fluire, l’obiettivo delimita ed esclude, il testimone si fa in quell’attimo autore. La qualità più rara del volume di Silvia e Roberto, di ciascuna delle immagini che lo compongono, risiede proprio nel raggiungimento di questo difficilissimo equilibrio”, scrive nel libro il direttore della Galleria Nazionale dell'Umbria, Marco Pierini.



Demetrio Stratos e Area, ecco il libro fotografico firmato Lelli e Masotti
 
 

 

 



 



 
 



 
 


 


 

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