giovedì 2 maggio 2024

Stella Burns band , il prossimo house concert Agorà

 

Stella Burns è l'alter ego di Gianluca Maria Sorace .
Come Stella Burns, ha debuttato nel 2011 in un piccolo teatro nel cuore di Parigi.
Musicista, autore, grafico, cantante, videomaker, space cowboy, non necessariamente in quest'ordine, in tutto ciò che fa mette il suo tocco personale.

Gianluca nasce nel 1970 in un piccolo paese in provincia di Palermo. Ad un anno si è trasferito con la famiglia sulla costa tirrenica, a Livorno per la precisione, e più recentemente si è trasferito a Bologna.





All'età di 12 anni suo zio gli regalò la prima chitarra e, prima ancora che sapesse suonare, già scriveva canzoni.
La sua urgenza espressiva va oltre l'eccellenza tecnica.
Polistrumentista autodidatta, dalla chitarra al pianoforte, dal banjo al violoncello, suona di tutto in termini di scrittura, arrangiamento e canto.

All'età di 18 anni fonda il gruppo new wave The Moss Garden e quasi contemporaneamente, all'inizio degli anni '90, inizia a scrivere canzoni per il progetto solista  Hollowblue e, con l'amico Marco Lenzi , tiene concerti dedicati a Syd Barrett .

All'età di 25 anni fonda la band  Tangomarziano  con la quale scrive per la prima volta in italiano e sale sul palco principale dell'Arezzo Wave Love Festival dopo aver vinto le selezioni nazionali.

Dopo l'esperienza dei Tangomarziano, nel 2003 fonda un nuovo gruppo, riprendendo il vecchio nome Hollowblue . Parallelamente alla band Hollowblue, con Franco Volpi e Giampiero Sanzari , fonda la band HelenaRussell con la quale scrive un album tuttora inedito e con Anthony Reynolds fonda il duo The JodieFosters , scrivendo materiale mai pubblicato ufficialmente.

Con gli Hollowblue ha pubblicato 3 album , con ottime recensioni sia in Italia che all'estero.
Hollowblue insieme alla cantante britannica Sukie Smith hanno vinto il premio per il miglior video al 3D Film Festival di Hollywood (in competizione con Pink, Santana, Guns and Roses, Michael Jackson tra gli altri) con il video “Wild Dogs Run” (diretto da Francesco Rotunno e Alessandra Vinotto ) che fu anche il primo video tridimensionale mai girato in Italia .

Hanno collaborato con Anthony Reynolds , Sukie Smith , Lara Martelli , Luca Faggella e lo scrittore Dan Fante (con il quale hanno realizzato anche un album di inediti) e hanno ricevuto un'intera pagina di elogi sul sito ufficiale di David Bowie per il loro terzo album e per il loro versione, con Luca Faggella, di Letter to Hermione pubblicata nella compilation Repetition*Bowie , realizzata dallo stesso Sorace in collaborazione con l'etichetta Midfinger Records.

Nel 2008 insieme ai membri degli Hollowblue  Giancarlo Russo , Marco Calderisi , Federico Moi ed Enrico Filippi ha fondato l'etichetta aCupintheGarden con la quale ha pubblicato alcuni album di stimati musicisti.

Con il nome Stella Burns ha pubblicato due album: “Stella Burns Loves you” nel 2014 e “Jukebox Songs” alla fine del 2016, collaborando stabilmente con il “reverendo” Roberto Migliussi e poi con Franco Volpi , Davide Malito. Lenti e Mario Franceschi . La cantante scozzese Emma Morton duetta con lui nel brano “A little piece of blue”.




Attualmente ha messo su una nuova band a Bologna per suonare vecchi e nuovi brani: Pino Dieni, Lorenzo Mazzilli,Samuele Lambertini  e con loro sta facendo alcuni concerti in giro per l'Italia promuovendo il nuovo album Long Walks in the Dark .




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lunedì 29 aprile 2024

House concert . 18 maggio 2024

STELLA BURNS , band 


Stella Burns scrive torch songs in bilico tra un Morricone a bassa fedeltà , un folk viscerale e un immaginario mondo anni '50, intimo e personale.
Ha iniziato la sua carriera musicale con la band Hollowblue nel 2004, con la quale ha pubblicato tre album, e nel 2011 ha fatto il suo debutto ufficiale come Stella Burns in un piccolo teatro nel cuore di Parigi. Da allora, ha pubblicato tre album, un ep dedicato a David Bowie e vari singoli. Il suo lavoro è stato ampiamente riconosciuto, con elogi sul sito web ufficiale di David Bowie, una vittoria al 3D Hollywood Film Festival e collaborazioni con artisti internazionali e italiani.
Il suo approccio unico e personale alla musica gli ha valso ottime recensioni sia in Italia che all'estero. Il suo atteso terzo album Long Walks in the Dark è stato pubblicato il 26 gennaio di quest'anno e contiene varie partecipazioni: Mick Harvey (noto per il suo lavoro con Nick Cave e PJ Harvey), Ken Stringfellow (dei The Posies e R.E.M.), Marianna D'ama (parte della band live dei Timber Timbre) e lo scrittore Americano Dan Fante.

Dal vivo Stella Burns è accompagnato da Pino Dieni alla chitarra, Lorenzo Mazzilli (The Giant Undertow) al basso e Samuele Lambertini (Emiliano Mazzoni ed ex Franklin Delano) alla batteria.

A Vasto con il contributo in open act di Fluse 




domenica 21 aprile 2024

Francesco De Gregori & Checco Zalone

 

Pastiche




Un Principe può permettersi tutto. Condividere capolavori e i palchi d'Italia con Antonello Venditti - per la gioia di parecchi ascoltatori - e subito dopo, piazzare la collaborazione che non ti aspetti. Per "Pastiche" Francesco De Gregori sceglie direttamente il partner in crime fuori dal mondo musicale. Ecco così Checco Zalone impegnato al fianco del musicista romano nelle vesti di pianista. Non è la prima volta che De Gregori rielabora il suo repertorio: basti pensare a "Vivavoce", "disco di cover di me stesso" (citando il diretto interessato), uscito dieci anni fa esatti. Inoltre in "Pastiche" - registrato in presa diretta, con l'aggiunta dell'orchestra e dei musicisti della band del cantautore - troviamo brani firmati dall'inedito duo e una serie di omaggi agli amici/colleghi con cui l'autore di "Bufalo Bill" ha condiviso le ultime decadi.




A inaugurare l'ascolto, l'inedito scritto insieme "Giusto o sbagliato" dove più che il pianoforte, ad accompagnare De Gregori, ci pensano i lenti e melodici accordi di chitarra (una versione solo piano e archi è posta in chiusura di scaletta). Poi tocca alle gemme di "Rimmel": "Pezzi di vetro" e la canzone che da il titolo al capolavoro del 1975, splendida anche in questa veste. De Gregori sceglie passaggi che spaziano da "Atlantide" a "Falso movimento", i quali, sostenuti dalla potenza testuale e dalla performance vocale, si trovano bene nell'intimo sostegno del pianoforte dal mood jazz. Tra questi, "Pittori della domenica" di Paolo Conte e "Putesse essere allero" di Pino Daniele, apprezzabile nell'arduo intento di volersi cimentare con la "lingua" napoletana.

Continua il gioco di scambi con Venditti, qui presente con "Le cose della vita", brano omonimo di quel disco composto dal collega del Folkstudio accompagnato solo dal pianoforte. La romanità è presente ancora con la scelta di un passaggio reso immortale da Nino Manfredi ("Storia di Pinocchio"), che nella celebre trasposizione televisiva di Comencini interpretava l'indimenticato Geppetto. E che nelle vesti di cantante ha reso eterni brani della tradizione romana.
Composizioni composte dal solo Zalone - ma cantate insieme al cantautore romano - sono la movimentata "La prima repubblica" e "Alejandro". Chiudono l'ascolto "Buonanotte Fiorellino" - all'ennesimo riarrangiamento - e "Ciao Ciao", presente in "Scacchi e Tarocchi", scritta pensando alla dipartita di Luigi Tenco.




Nel complesso, se l'accostamento tra i due appariva ai più come spiazzante e profano, il risultato di "Pastiche" - nome migliore non poteva esserci - è confortevole, permettendoci per l'ennesima volta, e con intatto piacere, di riascoltare alcuni tra i passaggi più significativi della musica italiana, inframezzati da innocue "intrusioni