lunedì 22 luglio 2019

The National – I Am Easy To Find -Recensioone

I The National sono un gruppo (indie)rock proveniente dalla città di Cincinnati, Ohio. Questo quintetto, capitanato dal cantante Matt Berninger, è inarrestabile tanto che il 17 maggio ha pubblicato l’ottavo album, il cui titolo è “I Am Easy To Find”. Tra le peculiarità del gruppo americano emerge quel modo sensibile e raffinato di trattare la materia musicale e le emozioni che essa riesce a suscitare in un modo del tutto personale; così i The National sono stati in grado di non dimenticare mai le proprie radici e hanno continuato ad evolversi, a mutare tanto che nel nuovo lavoro è presente anche un cast di cantanti donne tra cui Sharon Van Etten, Lisa Hannigan, Mina Tindle, Kate Stables e Gail Ann Dorsey. A proposito di questa novità, il leader Berninger ha affermato: “Sì, ci sono molte donne che cantano in questo album ma non è perchè ‘Oh dai prendiamo più voci femminili,”.“È stato più un ‘prendiamo una gamma differenziata di persone.’ Sarebbe stato meglio aggiungere altri cantanti uomini, ma il mio ego non me lo ha permesso”.
 
 
Il nuovo disco della band statunitense che, si può definire il più grande, il più lungo e il più audace, è arrivato a due anni di distanza dal precedente “Sleep Well Beast” ed è stato anticipato dal singolo You Had Your Soul With You, che corrisponde esattamente alla prima traccia.
 
Nel disegno di questo nuovo album è d’obbligo nominare la collaborazione nata tra i The National e il regista Mike Mills, il quale ha realizzato un omonimo film di 24 minuti interpretato da Alicia Wikander che si ispira proprio al disco e anche co-prodotto “I Am Easy To Find” un album composto da sedici tracce della durata di ben 68 minuti. I due progetti sono, come Mills li ha definiti, “fratelli giocosamente ostili che amano rubarsi idee a vicenda”  e ha aggiunto “essi condividono musica, parole e DNA, impulsi e visioni su cosa significa essere umani nel 2019, ma non hanno necessariamente bisogno l’uno dell’altro. Il corto è stato composto come se fosse musica; la musica è stata assemblata come se fosse un film, da un regista”.
 
Molto spesso quando si ascolta un brano dei The National si è subito colpiti dalla voce di Berninger: baritonale, malinconica e a volte triste dove la situazione lo richiede, eppure in questo nuovo lavoro, per la prima volta, il cantante non rappresenta il centro ma solo un pezzettino di questo universo musicale; questo fatto è un bene perché rende il progetto il più articolato e il più collaborativo di sempre dei The National, che per la prima volta non sono stati soli durante l’intero processo creativo.
 
I Am Easy To Find” è un disco che si colloca su scenari leggermente classici che fanno intravedere persino un taglio spirituale, sacro anche forse attraverso l’impiego dai cori (eseguiti dal Brooklyn Youth Chorus); se ci si limita invece alla mera analisi delle sedici tracce che compongono il disco, non si può non parlare di una certa eleganza e delicatezza in molti passaggi che vanno a consolidare la fama e lo stile del gruppo, rafforzando il trademark con un’estetica ormai riconoscibilissima e un’attenzione particolare nei testi.
 
L’universo musicale dei The National è sempre stato più orientato all’umore e alla trama piuttosto che a produrre un unico singolo d’effetto e, nonostante molti si soffermino sul sentimento di tristezza che invade alcune delle canzoni del gruppo è importante notare che a volte sono proprio i pensieri tristi, cupi e malinconici che permettono ad un artista di esplorare, crescere e realizzare infine la versione migliore di se stesso.
 
 
 
 

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