SABATO 21 MAGGIO 2016
Chi è Simona Norato? A spiegarlo proprio lei con una sintetica ed esaustiva biografia - Sono un'autrice di canzoni. Ho cominciato a scrivere nel 2000. Con i F-male Croix (Salvo Fiorenza e Ottaviano Passannanti, con cui ho raggiunto lo svezzamento dal 2000 al 2006) ho deciso di mentire sul modulo d'iscrizione alle selezioni di Arezzo Wave Love Festival 2001 scivendo che il progetto esisteva da due anni. Nel 2007 un vecchio amico lupo di mare, Alessandro Mancuso, mi trascina nel main stream più trash (e di conseguenza più visibile) del momento (“Apocalipse Show” di G. Funari – RAI 1; “Stella” di M. Costanzo – SKY 109).
Registrammo un live per Demo Rai di Marengo e Pergolani. Nel 2008 ho cominciato ad avere str...ane allucinazioni -in musica e parole- col più giovane dei miei maestri, Antonio Di Martino. L'efficacia della sua scrittura, il contrasto fortissimo tra la poesia delle melodie e il suo sporco suonare mi catturò fino alla devozione. E come succede quando vuoi compiacere un modello, mi venne voglia di suonare ogni oggetto vibrante che si trovasse nella stanza, mi venne voglia di percuotere un pianoforte molto malinconico. Nel 2009 il brano “Nuove bugie Nuove erezioni” (storia di un pinocchio fiero dei suoi anni persi e di un padre che sogna una vita da dottore per il suo piede di tavolino) viene scelto dal Premio Bianca D'Aponte e, nello stesso anno, Antonio mi invita a far parte dei Famelica (pianoforte e synth). Con loro sono stata al Premio De Andrè, Musicultura, Italia Wave Love Festival 2009 e al Concerto del 1° Maggio in P.za San Giovanni a Roma al cospetto di quasi un milione di persone.
Fino al 2012 ho collaborato con DIMARTINO (Antonio Di Martino e Giusto Correnti) con cui ho registrato Cara maestra abbiamo perso (2010, anche se in quell'occasione io, un maestro, l'ho vinto: Cesare Basile – produttore artistico del disco), Sarebbe bello non lasciarsi mai (2012) e Non vengo più mamma (2013, in cui il mio brano “Come fanno le stelle” completa la track list autografata Di Martino). Tra i concerti più belli di quegli anni, il palco di Ypsigrock Fest davanti al pubblico migliore di sempre (prima con Fabrizio Cammarata nel 2010 e poi con Dimartino nel 2011). Contemporaneamente, nel 2010, dalla collaborazione con Serena Ganci nasce il progetto IOTATOLA: due donne sole sul palco che suonano una mezza batteria a testa, roulette russa per chi ama il rischio.
Tra le esperienze più gratificanti dell'ultimo anno, la scrittura di “Un gioco senza fine” con Samuel Romano (Subsonica). Il brano è contenuto in Pop Corner (Raicers version - Iotatola 2014). Nel corso del 2014 ho avuto l’onore immeritato di suonare nel disco di Cesare Basile (prossima uscita 2015) insieme a Manuel Agnelli, Enrico Gabrielli, Rodrigo D’Erasmo, Fabio Rondanini, Rita Lilith Oberti e di aprire la data Panormitana del sommo Paolo Benvegnù. Quando mi è concesso di stare accanto ai maestri, agli ultimi poeti, arrossisco ma resto a respirare l’amore per il nostro mestiere.
Attualmente sto praticando un famigerato sport olimpico per instancabili: il lancio del disco. L'ho scritto in due mesi dopo il distacco da Iotatola.
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Registrammo un live per Demo Rai di Marengo e Pergolani. Nel 2008 ho cominciato ad avere str...ane allucinazioni -in musica e parole- col più giovane dei miei maestri, Antonio Di Martino. L'efficacia della sua scrittura, il contrasto fortissimo tra la poesia delle melodie e il suo sporco suonare mi catturò fino alla devozione. E come succede quando vuoi compiacere un modello, mi venne voglia di suonare ogni oggetto vibrante che si trovasse nella stanza, mi venne voglia di percuotere un pianoforte molto malinconico. Nel 2009 il brano “Nuove bugie Nuove erezioni” (storia di un pinocchio fiero dei suoi anni persi e di un padre che sogna una vita da dottore per il suo piede di tavolino) viene scelto dal Premio Bianca D'Aponte e, nello stesso anno, Antonio mi invita a far parte dei Famelica (pianoforte e synth). Con loro sono stata al Premio De Andrè, Musicultura, Italia Wave Love Festival 2009 e al Concerto del 1° Maggio in P.za San Giovanni a Roma al cospetto di quasi un milione di persone.
Fino al 2012 ho collaborato con DIMARTINO (Antonio Di Martino e Giusto Correnti) con cui ho registrato Cara maestra abbiamo perso (2010, anche se in quell'occasione io, un maestro, l'ho vinto: Cesare Basile – produttore artistico del disco), Sarebbe bello non lasciarsi mai (2012) e Non vengo più mamma (2013, in cui il mio brano “Come fanno le stelle” completa la track list autografata Di Martino). Tra i concerti più belli di quegli anni, il palco di Ypsigrock Fest davanti al pubblico migliore di sempre (prima con Fabrizio Cammarata nel 2010 e poi con Dimartino nel 2011). Contemporaneamente, nel 2010, dalla collaborazione con Serena Ganci nasce il progetto IOTATOLA: due donne sole sul palco che suonano una mezza batteria a testa, roulette russa per chi ama il rischio.
Tra le esperienze più gratificanti dell'ultimo anno, la scrittura di “Un gioco senza fine” con Samuel Romano (Subsonica). Il brano è contenuto in Pop Corner (Raicers version - Iotatola 2014). Nel corso del 2014 ho avuto l’onore immeritato di suonare nel disco di Cesare Basile (prossima uscita 2015) insieme a Manuel Agnelli, Enrico Gabrielli, Rodrigo D’Erasmo, Fabio Rondanini, Rita Lilith Oberti e di aprire la data Panormitana del sommo Paolo Benvegnù. Quando mi è concesso di stare accanto ai maestri, agli ultimi poeti, arrossisco ma resto a respirare l’amore per il nostro mestiere.
Attualmente sto praticando un famigerato sport olimpico per instancabili: il lancio del disco. L'ho scritto in due mesi dopo il distacco da Iotatola.
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