venerdì 12 giugno 2015

CANZONI CONTRO LA GUERRA

A Pa’‎
Di    Francesco De Gregori
[1985]‎
Album “Scacchi e tarocchi”
 
Nella notte tra il 1º novembre e il 2 novembre 1975 Pier Paolo Pasolini venne ‎brutalmente assassinato all’idroscalo di Ostia. Il suo omicidio rimane ancora una delle tante pagine ‎oscure della Storia d’Italia.‎

‎“…Ogni giorno vengono assassinati, aggrediti, ‘suicidati’ decine e decine di omosessuali, dal nome ‎sconosciuto e che finiscono perciò solo nella cronaca nera. Noi omosessuali infatti siamo sempre ‎stati solo ‘cronaca nera’. Il nostro ambiente è ‘torbido’, ‘squallido’, e se qualcuno di noi ci rimette ‎la pelle, beh, è un finocchio di meno…”, così scriveva Angelo Pezzana, fondatore del FUORI, in ‎quei giorni su L’Espresso, e più o meno così riscriveva non molto tempo fa Franco Grillini, ‎presidente dell’Arcigay…‎

Ma sull’assassinio di Pasolini si sono fatte molte altre congetture, alimentate nel tempo da continue ‎nuove rivelazioni: furono i fascisti per via del suo film “Salò”, oppure furono i servizi segreti per ‎‎via delle trame di potere che Pasolini si preparava a rivelare in "Petrolio", il libro che stava ‎scrive‎‎ndo?‎

Federico Zeri paragonò la morte di Pasolini a quella del Caravaggio, un artista sommo, un gigante, ‎ma un intemperante, un non allineato, un personaggio scomodo, considerato “fetido e putrido” dal ‎Potere e dai suoi sgherri ed accoliti, che lo annientarono…‎
 
Roma, Idroscalo di Ostia, 2 novembre 1975
 
 
Non mi ricordo se c'era la luna
E né che occhi aveva il ragazzo
Ma mi ricordo quel sapore in gola
E l'odore del mare come uno schiaffo
‎ ‎
A Pa' ‎

C'era Roma così lontana
E c'era Roma così vicina
E c'era quella luce che ti chiama
Come una stella mattutina ‎

A Pa'
A Pa'
Tutto passa, il resto va ‎

E voglio vivere come il giglio nei campi
Come gli uccelli del cielo campare
E voglio vivere come i gigli dei campi
E sopra i gigli dei campi volare.
 

 
 
 
 
 

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