Repeat Rewind
Mary Coughlan – la rossa di Galway – compie quarant’anni in musica, e si fa un regalo pubblicando Repeat Rewind, il suo disco numero diciotto, con cui ci dimostra di essere, ancora ad oggi, la migliore cantante d’Irlanda.
L’apertura del disco, affidata alla title track Repeat Rewind, è un’introduzione magnetica: un pezzo ipnotico che riflette sul continuo riavvolgimento emotivo delle nostre vite. Il suo ritmo delicato e l’intensità della voce di Mary lasciano il segno fin dal primo ascolto.
Segue Lumberjack, un brano dal mood quasi dylaniano, che incanta per l’intensa atmosfera. Nel cuore dell’album, What If I Do e Marital Bliss, mostrano la capacità di Mary di fondere narrazione personale e tematiche universali. Marital Bliss, in particolare, spicca per il suo testo brillante e ironico, metrica e arrangiamenti possiedono un approccio quasi teatrale, qui Coughlan racconta le contraddizioni della vita matrimoniale, bilanciando momenti comici e una malinconia sottesa.
In Freefalling, la voce di Mary, che duetta con il produttore Ultan Colon, riesce a trasformare la vulnerabilità in potenza espressiva. La semplicità del brano lascia spazio a un’autenticità disarmante.
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Real Gone per intensità e spessore del testo guadagna la mia preferenza, classico pezzo di bravura, è Mary in purezza. “la vita è diversa, ma l’amore è ancora forte, posso sollevare il peso delle mie braccia, ma sono stordito e inciampo” e poi “Il tempo è un proiettile e lo cavalchiamo in stile rodeo, mi manchi ora che il tempo è scaduto.”
Tra i momenti più toccanti troviamo anche God Only Knows, accompagnata da pianoforte ed archi, Coughlan propone una rilettura intima e vibrante del classico dei Beach Boys, che la nostra trasforma in una confessione personale. La sua voce, carica di emozione, risuona come un dialogo diretto con l’ascoltatore, rendendo il brano uno dei picchi emotivi del disco. La chiusura è affidata a More Like Brigid, forse il brano che più si distacca dall’omogeneità delle ballate delicate sin qui ascoltate, un capolavoro di bravura in cui irrompono i fiati a dare una sferzata grazie a un ritmo jazzato e sincopato. Con un arrangiamento essenziale, Mary esplora il tema della trasformazione personale, evocando immagini di forza e femminilità radicate nella tradizione irlandese.
Repeat Rewind è un album che si ascolta come una raccolta di storie: ognuna diversa, ma unite dalla voce profonda e inconfondibile di Mary Coughlan. Un lavoro che combina vulnerabilità e potenza, regalando un’esperienza musicale che resta a lungo nel cuore.
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