John Martyn
Attraverso una robusta discografia avviata nel 1967 con London Conversation e incorporando elementi aggiuntivi con crescente eclettismo, il folk degli esordi ha abbracciato scenari jazz, progressive, rock e blues, riuscendo poi a perdersi nelle lande del pop rock, sperimentando con curiosità la musica elettronica e infine chiudendo involontariamente il cerchio con un album funk rock a tratti pacchiano (Heaven And Heart, uscito nel 2011 ma registrato tre anni prima). Da allora si sono viste raccolte con materiale inedito, ristampe deluxe e un cofanetto monstre da 18 Cd (The Island Years): tutti titoli d’attrazione per fan rodati e collezionisti accaniti, molto meno appetibili per curiosi e neofiti. Riappropriandosi del titolo traviato dal già citato disco postumo, Head And Heart sembra voler catturare l’attenzione anche di questi ultimi, concentrandosi unicamente sulla parte marcatamente acustica della produzione di Martyn.
Per mezzo di canzoni risalenti in larghissima parte agli anni Sessanta e Settanta (tra le eccezioni, una splendida versione dal vivo di Patterns In The Rain), risalta la bellezza espressiva di cui era capace tanto con la chitarra quanto con la voce. Chi lo scoprirà attraverso questa raccolta, lo farà in grande stile. Chi già lo ama, avrà la scusa di quattro demo inediti per aggiungere questo titolo alla propria collezione.
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