martedì 17 febbraio 2015

Immigrazione. Perchè ce lo possiamo permettere

Ecco il comunicato stampa emesso dal Consiglio di Amministrazione di Aifo
 
 
 

Di fronte alla nuova tragedia al largo di Lampedusa, largamente prevista dopo l’abbandono dell’Operazione Mare Nostrum e la sua sostituzione con il riduttivo pattugliamento della frontiera marittima (Triton), una domanda è stata nuovamente posta da coloro che ritengono insostenibile l’azione umanitaria volta a salvare vite umane nel Mediterraneo: Ce lo possiamo permettere?
La risposta, che si voleva implicita in questa domanda, è: NO. Gli argomenti sono noti: Mare Nostrum era troppo costosa per l’Italia in questo periodo di crisi, inoltre – come insinuato anche da governi dell’UE – avrebbe incoraggiato i migranti a tentare l’avventura con la certezza del salvataggio in mare. A corollario della risposta, si sostiene che Non possiamo farci carico dei mali del mondo.
 
È tempo che questa domanda e questa affermazione vengano rovesciate.
Come dimostra l’ultima – ma solo in ordine temporale – tragedia, i migranti hanno comunque affrontato i rischi della traversata pur sapendo che le operazioni umanitarie erano state sospese. Non è dunque la presenza, o l’assenza, di un Mare Nostrum a favorire o a scoraggiare le migrazioni. Del resto sappiamo perfettamente che queste persone fuggono da situazioni insostenibili (guerre, violenze, carestie) nelle quali la loro vita è comunque messa in pericolo. Di fronte alla certezza della morte o di sofferenze intollerabili in patria, tanto vale tentare l’ultima possibilità di salvezza, pur con rischi altissimi. Far finta di non sapere queste cose è, da parte della politica italiana ed europea, un’ipocrisia non più tollerabile.
È tempo di mettere in campo misure realmente efficaci attraverso una politica complessiva e congiunta, a cominciare dall’Europa. La priorità è comunque salvare vite umane ripristinando le operazioni umanitarie come si deve fare in qualsiasi altra situazione di emergenza. È necessario prendere in conto il fenomeno strutturale della fuga epocale dalle situazioni di crisi e prevedere modalità di ingresso in Europa, come i "corridori umanitari" e il rilascio dei permessi nei paesi di transito, che sbaraglino le reti dei trafficanti di persone ed il loro enorme giro d’affari.
Sono queste stesse reti che alimentano le maglie del contrabbando e del terrorismo internazionale. È indispensabile inoltre porre fine alle situazioni di instabilità con tutti gli strumenti della legalità internazionale non solo nel Mediterraneo ma anche nelle aree più lontane, con la consapevolezza che gli strumenti finora utilizzati, guerre, invasioni, bombardamenti indiscriminati, sono stati tra le cause, se non la causa principale come in Libia, delle crisi attuali.
Ecco perché non solo Ce lo possiamo permettere! ma dobbiamo "farci carico" dei problemi del mondo, poiché sono proprio questi problemi che si sono fatti carico di minacciare la nostra sicurezza, la nostra vita sociale, le nostre istituzioni e la nostra libertà.
 
AIFO
Organizzazione per la cooperazione sanitaria internazionale





 

 

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